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CRIF e Centrali Rischi della Banca d’Italia: modalità di funzionamento

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CRIF e Centrali Rischi della Banca d’Italia: modalità di funzionamento

Quando si richiede un finanziamento mediante un prestito, un mutuo, attraverso un fido bancario o con una carta di credito, si viene inseriti direttamente, a cura dell’Istituto, in una banca dati chiamata CRIF.

Da quel momento tutte le notizie riguardanti il finanziamento, compresi i mancati rimborsi delle rate, verranno conservate qui per un lungo periodo, che oltrepassa di almeno tre anni la scadenza del contratto.

Queste informazioni saranno disponibili per tutte le altre banche o società finanziarie alle quali ci si rivolgerà per avere un successivo prestito.

La centrale rischi CRIF, non è la stessa cosa rispetto alla Centrale rischi della Banca d’Italia, nella quale confluiscono solo le posizioni “a sofferenza” cioè le più gravi insolvenze, superiori a 30.000 euro, mentre in CRIF vanno tutte le notizie relative ai finanziamenti richiesti ed ottenuti, a prescindere dal fatto che siano puntualmente rimborsati o meno.

Quindi viene segnalato in centrale rischi Bankitalia solo chi è diventato insolvente a fronte di un prestito o mutuo superiore a un determinato importo dunque la segnalazione è successiva e condizionata al verificarsi di tali inadempienza.

 

In CRIF vengono invece inseriti tutti i dati relativi a ogni tipo di finanziamenti richiesti e concessi, sin dal momento della loro domanda da parte del privato o dell’azienda, e a prescindere dal fatto che siano stati rimborsati o meno; i successivi dati delle rate pagate o non pagate confluiranno comunque in questa banca dati.

 

Mentre la Centrale dei rischi è pubblica in quanto gestita direttamente dalla Banca d’Italia, la CRIF invece è semplicemente uno dei più utilizzati “sistemi di informazioni creditizie” (SIC), ed ha natura di società privata, appositamente costituita dagli enti finanziatori, i quali vi partecipano per scambiarsi in modo veloce e sicuro le notizie di comune interesse sul mondo del credito e in particolare su coloro che richiedono finanziamenti.

 

Le informazioni contenute nella CRIF sono consultabili solo da parte delle società che aderiscono al sistema di informazioni creditizie di cui questa centrale rischi è la principale componente e di fatto la più utilizzata dagli operatori: quindi possono accedervi legittimamente solo gli intermediari creditizi autorizzati cioè le banche e le società finanziarie abilitate alla concessione di crediti a privati e a imprese.

Il trattamento di tutti questi dati personali e sensibili può essere effettuato esclusivamente da parte dei soggetti autorizzati, quindi gli istituti di credito (banche e finanziarie) e non da altri soggetti.

Inoltre, anche questi soggetti autorizzati ad accedere ai tuoi dati potranno farlo solo per controllare la puntualità nei pagamenti, la solvibilità come debitore e l’affidabilità come richiedente finanziamento e mai per altri scopi.

La normativa sulla privacy stabilisce il tuo diritto di conoscere in qualsiasi momento e senza limitazioni i dati iscritti e registrati nella centrale rischi.

Prima di richiedere qualsiasi cancellazione, è opportuno conoscere quali dati sono presenti e da qui stabilire se si vogliono mantenerli oppure cancellarli.

Il sito ufficiale di CRIF consente di inoltrare la richiesta attraverso un modulo online, da inviare firmato insieme ad un documento di riconoscimento.

La centrale è tenuta a rispondere entro 30 giorni, inviando i dati che richiesti all’indirizzo (email o postale) indicati nel modulo.

Per le persone fisiche il servizio è interamente gratuito, come impone il Regolamento sulla privacy, mentre le aziende devono versare un contributo spese .

 

Rispetto alla cancellazione dei dati è utile sapere che gli stessi non possono essere cancellati prima che sia trascorso un certo periodo e una volta trascorso tale tempo la cancellazione è dovuta e dovrebbe essere operata in automatico dal sistema: attraverso la consultazione e richiesta dati si può sapere se questo è avvenuto oppure no.

 

Gli aggiornamenti automatici, infatti, comprese le eliminazioni dei dati più vecchi, vengono talvolta effettuati con ritardo e così le informazioni permangono oltre i tempi previsti.

Per richiedere la cancellazione si può utilizzare il modulo online sul sito di CRIF da inviare via mail, fax o posta alla Società. La CRIF ha il dovere di effettuare la cancellazione dei dati positivi entro 90 giorni dalla tua richiesta.

Per ottenere informazioni sullo stato di evasione della tua richiesta si può consultare il sito inserendo il numero della pratica ottenuto all’atto dell’inserimento del modulo.

In caso di frode, furto d’identità e truffa nel caso, cioè, che qualcuno abbia richiesto  a completa insaputa del soggetto, utilizzando documenti falsi o producendo copie dei documenti, un determinato finanziamento si avrà diritto alla cancellazione di questi dati in quanto vittima di un furto d’identità e di una truffa. L’unica condizione è sporgere una regolare denuncia alle autorità per questo evento in danno, anche a carico di ignoti.