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Equitalia ed il fermo amministrativo

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Equitalia ed il fermo amministrativo

In qualità  di organismo di riscossione dei tributi,  Equitalia è l’ultimo anello della filiera tributaria, ma da tempo  è al centro  di forti critiche in un momento in cui la crisi economica e la pressione fiscale sono diventate più pesanti se non insopportabili a guardare alcuni fatti gravi di cronaca.

Le contestazioni   per forte pressione fiscale  hanno generato ricorsi e  denunce,  diversi Giudici di Pace hanno molto ridotto le sanzioni e gli interessi pretesi, per esempio,  dai Comuni sulle multe stradali, che poi vengono riscosse con le cartelle da Equitalia, ovvero annullando del tutto le cartelle contestate.

Quello che segue è un altro esempio.  Equitalia  potrebbe inviare  preavvisi di fermo amministrativo di beni mobili registrati da parte di per somme già iscritte a ruolo ed oggetto di rateazione: è accaduto ad un contribuente pugliese.    Nel preavviso di fermo amministrativo in questione, Equitalia Sud S.p.A. richiedeva per intero la somma iscritta a ruolo ed oggetto di rateazione, senza che venissero scomputate le somme già versate dal contribuente attraverso i bollettini prestampati inviati periodicamente dallo stesso agente di riscossione.

Tale richiesta era fondata sul presupposto che il contribuente fosse incorso in decadenza per non aver pagato otto rate non consecutive della cartella di pagamento oggetto di rateazione (rate portate da due ad otto con le modifiche apportate all’art. 19 del DPR 602/1973 dall’art. 52 del D.L. 21 giugno 2013 n. 69).

Nel ricorso presentato è stata sostenuta la tesi che  il contribuente non può essere considerato decaduto automaticamente dal beneficio della rateazione, non avendo Equitalia, in palese violazione dell’art. 6 della L. 212/2000 (“Statuto del Contribuente”), mai notificato alcun atto di revoca del beneficio della rateazione o altro avviso  che invitasse il debitore ad un “ravvedimento operoso”.

Il Giudice  ha sospeso il preavviso di fermo amministrativo sull’autovettura del contribuente,  proprio in virtù del fatto che l’agente di riscossione nel preavviso di fermo amministrativo in questione non ha tenuto in considerazione le somme già versate dal contribuente e non ha notificato al contribuente alcun atto recettizio di decadenza dal beneficio della rateazione, Uno spiraglio, dunque, per i contribuenti ammessi ad un piano di rateazione e magari decaduti a cui, però non è stato mai notificato alcun avviso di decadenza e/o revoca del beneficio di rateizzazione.
La posta giuridica in gioco per il contribuente potrebbe essere la rimessione nel beneficio di rateazione ed un congruo risarcimento del danno per le mancate comunicazioni ed invii periodici dei bollettini precompilati da parte dell’agente di riscossione.