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Cambiano le leggi per godere del cosiddetto “Bonus Prima Casa”

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Cambiano le leggi per godere del cosiddetto “Bonus Prima Casa”

Dal 13 dicembre  cambiano le regole per godere del cosiddetto “bonus prima casa”, ossia dell’IVA al 4% naturalmente per quei contratti di vendita ai quali si applica l’IVA.

Infatti se, fino ad ora, la condizione era che l’immobile non fosse di lusso, da questo momento in poi  si farà solo riferimento alla categoria catastale: in pratica, l’agevolazione non può essere richiesta da chi acquisterà un immobile di categorie A/1, A/8 e A/9 e ovviamente della categoria A/10, relativa alle unità immobiliari ad uso ufficio.

Di conseguenza, l’IVA al 4% spetta solo a chi compra un immobile di categoria A/2, A/3, A/4, A/5, A/6, A/7 e A/11.

Mentre i precedenti requisiti “di lusso” erano stati fissati da una normativa vecchia di 45 anni fa e si presentavano  labili, essendo ancorati  a una valutazione complessiva dell’immobile,  i requisiti catastali invece sono stati appena introdotti dal decreto legislativo sulle “semplificazioni fiscali”  che, si è limitato a estendere anche all’IVA quanto già previsto per l’imposta proporzionale di registro.

Dal 13 dicembre 2014, dunque, l’agevolazione “prima casa”, sia per quanto riguarda l’aspetto dell’IVA al 4% che il beneficio sull’imposta di registro, risponde a un unico requisito:

-) il beneficio fiscale spetta a chi compra un’abitazione non accatastata nelle categorie A/1, A/8 e A/9 (a prescindere dal fatto che si tratti di una abitazione “di lusso”);

-) il beneficio fiscale non spetta a chi compra un’abitazione “non di lusso” se si tratta di una abitazione accatastata nelle categorie A/1, A/8 e A/9.

Adesso sarà necessario coordinare la nuova normativa con le vecchie, ancora in vigore, dove spesso si fa riferimento alle “abitazioni di lusso”, dizione che  dovrebbe uscire fuori completamente dal vocabolario dei benefici fiscali per gli immobili.

È il caso, per esempio, della legge in tema di credito d’imposta per il riacquisto della “prima casa” , o di quella in tema di agevolazione “prima casa” nelle successioni mortis causa e nelle donazioni.