lug 31

Edilizia libera: tanti lavori in casa realizzabili senza dover chiedere autorizzazioni o presentare comunicazioni né permesso di costruire

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Edilizia libera: tanti lavori in casa realizzabili senza dover chiedere autorizzazioni o presentare comunicazioni né permesso di costruire

Con l’entrata in vigore il decreto delle infrastrutture non è più necessario chiedere il permesso al Comune, né ottenere alcuna autorizzazione per installare pergolati con tende, pannelli solari, controsoffitti e per svolgere molti altri lavori in casa o opere di manutenzione ordinaria, di edilizia ed impiantistica.

Il decreto delle Infrastrutture contiene un elenco puntuale di tutti i lavori in casa, gli interventi e le riparazioni realizzabili senza dover richiedere autorizzazioni o presentare comunicazioni (Cil, Cila, Scia), né permesso di costruire al Comune.

Il glossario contenente l’indicazione dei lavori realizzabili senza permesso di costruire si compone di ben 58 voci ma, in realtà, non è esaustivo; l’elencazione, tuttavia, esemplifica puntualmente il riconoscimento delle opere che possono essere eseguite senza alcun titolo abilitativo, costituendo un vero e proprio vademecum degli interventi di edilizia libera.

Si parla in proposito di cosiddetta edilizia libera, termine che sta ad indicare l’insieme dei lavori in casa (o fuori) che si possono eseguire senza chiedere autorizzazioni al Comune o senza bisogno di depositare documenti e comunicazioni di inizio attività.

In buona sostanza, l’edilizia libera riguarda quelle opere per le quali non è necessario né il permesso di costruire, né la Cil, la Cila o la Scia.

La lista dei lavori di edilizia libera, dunque, è molto importante, poiché conferisce maggiore certezza a tutti i cittadini interessati ad effettuare lavori e ristrutturazioni in casa. Ed infatti, l’elenco   mette insieme tutte le opere per le quali era già pacifico che non fosse necessario un titolo abilitativo, facendo soltanto un’operazione compilativa, comunque molto utile per i cittadini; dall’altro, invece, illustra i casi al limite per i quali, da adesso, i Comuni non potranno più imporre vincoli.

Sono attività di edilizia libera la sostituzione di pavimentazioni esterne ed interne, il rifacimento di intonaci interni ed esterni, il rinnovamento di opere come grondaie e pluviali, la sostituzione di rivestimenti interni ed esterni e di serramenti. Non è soggetta a comunicazioni o autorizzazioni la sostituzione di inferriate e di altri elementi antintrusione, di parapetti e ringhiere.

Se si rispettano le caratteristiche tipologiche e materiche, anche la riparazione e la sostituzione dei manti di copertura non richiedono comunicazioni o autorizzazioni di alcun tipo. Lo stesso vale per il rinnovamento o la messa a norma degli impianti elettrici, di distribuzione del gas, igienico-sanitari, di illuminazione esterna, di protezione antincendio e di climatizzazione. Anche l’installazione di pannelli solari e fotovoltaici, al di fuori dei centri storici, è considerata come un’attività di edilizia libera. Nessun titolo edilizio anche per i gazebo e altri arredi da giardino.

Grazie al decreto delle Infrastrutture, dunque, non sarà più necessario chiedere il permesso al Comune, né ottenere Cil, Cila o Scia per svolgere tutta una serie di interventi o lavori in casa. In concreto, ecco alcuni esempi di lavori in casa liberalizzati: installazione, riparazione, sostituzione o rinnovamento di cancellate e opere anti intrusione; riparazione e sostituzione di controsoffitto (anche installazione se non strutturale); riparazione, integrazione, efficientamento, rinnovamento e messa a norma degli impianti elettrico, del gas, igienico e idrico-sanitario (per quest’ultimo anche in caso di sostituzione dei sanitari, di fatto il rifacimento del bagno); installazione, riparazione, sostituzione, rinnovamento e messa a norma di servoscale e ascensori (per questi, purché non si incida sulla struttura portante); pavimentazione di aree pertinenziali comprese vasche di raccolta delle acque e locali tombati; creazione di barbecue, gazebo, pergolati (non stabilmente infissi), ripostigli per gli attrezzi, tenda e pergola con tenda, elemento divisorio verticale non in muratura; installazione di pompa di calore aria-aria.

Ovviamente, anche per gli interventi considerati “liberi” resta fermo il rispetto delle prescrizioni contenute negli strumenti urbanistici e nelle normative di settore, come le norme antisismiche, antincendio, igienico-sanitarie, di tutela dei beni culturali e del paesaggio.

La lista è ancora aperta: con successivi decreti, come si legge nel testo pubblicato in “Gazzetta” si provvede al completamento del glossario unico, in relazione alle opere edilizie realizzabili mediante Cila, Scia, permesso di costruire e Scia in alternativa al permesso di costruire. Dunque, dovrebbe essere realizzato un secondo glossario che comprenderà le opere realizzabili tramite titolo edilizio.

NB: Il glossario è allegato al decreto del ministero delle Infrastrutture pubblicato nella Gazzetta ufficiale di sabato 7 aprile (decreto ministeriale 2 marzo 2018).