nov 26

È prevista la pena detentiva e non quella pecuniaria per l’evasore insolvente

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È prevista la pena detentiva e non quella pecuniaria per l’evasore insolvente

 Escluse anche le attenuanti generiche nonostante la crisi di liquidità dell’azienda

 

La Cassazione con una sentenza pubblicata di recente, ha sancito che l’imputato per evasione fiscale insolvente non è meritevole della conversione della pena detentiva in quella pecuniaria; se così fosse, del resto, ciò vanificherebbe ogni effetto deterrente delle sanzioni penali.

Il nullatenente, infatti, non subirebbe né la limitazione di libertà del carcere, né la multa.

Ed è stata la stessa Cassazione a stabilire che il giudice, nell’applicare la pena al colpevole, valuta anche l’eventuale inefficacia della sanzione.

Chi viene condannato penalmente per il reato evasione fiscale e non ha soldi per pagare la pena pecuniaria, dovrà per forza subire la detenzione e non ha neanche diritto alle attenuanti generiche. Insomma, doppia beffa per l’imprenditore o il professionista che attraversa una crisi di liquidità e che non ha adempiuto gli obblighi col Fisco.

In relazione allo sconto di pena, invece, e al mancato riconoscimento delle attenuanti generiche, ad avviso dei Supremi giudici non si può invocare la difficoltà finanziaria quando si tratta di evasione di Iva. Le somme, infatti, incassate a titolo di Iva non sono della società, bensì dell’Erario, e quindi non destinabili ad altri fini.