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Attenzione al volume dello stereo dell’automobile: se disturba la quiete pubblica oltre alla sanzione amministrativa può scattare anche quella penale

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Attenzione al volume dello stereo dell’automobile: se disturba la quiete pubblica oltre alla sanzione amministrativa può scattare anche quella penale

Una norma poco  applicata del codice della strada  stabilisce che il volume dell’autoradio deve rientrare entro le soglie stabilite dal Regolamento di attuazione,  che prevede come la musica non possa superare una certa soglia,  con il veicolo a portiere e finestrini chiusi, e che deve essere tale da non recare pregiudizio alla guida del veicolo.

Senza strumenti di precisione in grado  di quantificare la soglia del rumore, è chiaro che tutto è rimesso alla discrezione dei verbalizzanti che  quindi devono accertare  se  il volume consente di guidare in piena sicurezza, cogliendo  i rumori esterni dall’abitacolo come clacson, sirene, fischi di un vigile urbano, ecc.

In caso di violazione di tale regola, la sanzione è di carattere puramente amministrativo : vale a dire  una multa da 41 euro a 168 euro,  irrogata dall’autorità che ha redatto il verbale.

Una recente sentenza della Cassazione prevede che non ci sia  solo una multa per guida pericolosa nei confronti di chi ha il volume dell’autoradio troppo alto: se lo stereo è, infatti, “a palla” possono arrivare anche le contestazioni penali e, quindi, il reato di disturbo della quiete pubblica.

Secondo i giudici non ci sono dubbi: quando ad essere disturbato non è un solo soggetto o alcuni ben specificamente individuati, ma una collettività  vi sono tutti gli estremi per contestare il reato di “disturbo del riposo e delle occupazioni delle persone”. Viene ritenuto sufficiente, come prova, il resoconto fatto da uno degli agenti intervenuti: un elemento che risulta decisivo per considerare concreto, nell’azione dell’automobilista, il pericolo di “arrecare oggettivamente disturbo alla quiete pubblica”.