
Il dipendente in malattia, ha diversi adempimenti da svolgere, per dimostrare la legittimità della sua assenza dal posto di lavoro: in primo luogo, il lavoratore deve richiedere al medico curante l’invio telematico all’INPSdel certificato, per qualsiasi tipo di assenza, entro il giorno successivo all’evento, e deve trasmettere entro due giorni al datore la copia cartacea o l’identificativo del documento.
Per la legittimità dell’assenza occorre l’esibizione dell’attestazione medica oltre all’ulteriore obbligo di reperibilitàai fini della visita fiscale. Quest’ultima è un accertamento, finalizzato a verificare l’esistenza o meno della patologia per la quale è stata emessa certificazione e non solo la presenza del dipendente nel proprio domicilio.
Il medico fiscale ha il compito di verificare l’esistenza della patologia, nonché di analizzarla, assieme alle condizioni generali del soggetto: ha facoltà di protrarre la diagnosi di 48 ore, nonché di variarla e di consigliare al lavoratore una visita specialistica.
Nel caso di riduzione della prognosi, dovrà essere fornita una dettagliata motivazione; e il dipendente avrà, di conseguenza, l’obbligo di rientrare al lavoro nel giorno indicato dal medico fiscale.
La verifica può essere predisposta sia dal datore di lavoro che dall’Inps: sono previste, sia per i lavoratori pubblici che privati, differenti fasce di reperibilità: per gliStatali ed il personale degli Enti Locali, la reperibilità è valida per l’intera settimana, festività comprese, nelle fasce orarie che vanno dalle 9:00 alle 13:00, e dalle15:00 alle 18:00; pertanto, nei predetti orari, i soggetti interessati dovranno farsi trovare presso il domicilio indicato nel certificato, ed attendere la visita del medico fiscale. I privati hanno sempre il vincolo di reperibilità, anche durante festivi e week-end, ma con fasce orarie che partono dalle10:00 alle 12:00e dalle17:00 alle 19:00.
Non esiste obbligo di reperibilità, invece, né per pubblici, né per personale privato, in caso di malattie nelle quali è a rischio la vita del lavoratore, d’infortunio sul lavoro, patologie per causa di servizio, gravidanza a rischio, eventi morbosi correlati all’invalidità attestata e, naturalmente, ricovero ospedaliero.
In caso di assenza immotivata o d’impossibilità all’accesso o al controllo entro le fasce di reperibilità, al lavoratore verrà negato il 100% della retribuzione per i primi 10 giorni di patologia, ed avrà diritto, per le giornate successive, solo al 50% della retribuzione.