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È possibile contestare il verbale dell’INPS per ottenere gli assegni di invalidità civile e accompagnamento

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È possibile contestare il verbale dell’INPS per ottenere gli assegni di invalidità civile e accompagnamento

Contro i provvedimenti dell’Inps che neghino il riconoscimento dell’invalidità civile, della cecità, della sordità e, in generale, degli handicap e disabilità, oppure contro i verbali della commissione medica che, pur accertando l’invalidità, non riconoscano l’indennità di accompagnamento, è possibile presentare ricorso al giudice: è il ricorso contro il diniego invalidità civile e accompagnamento

Prima di instaurare una vera e propria causa, però, bisogna ricorrere ad un particolare strumento processuale: il cosiddetto accertamento tecnico preventivo, con il quale è possibile ottenere che, tramite la visita medica di un consulente tecnico nominato dal giudice, siano accertati i presupposti dell’invalidità e il diritto alle prestazioni assistenziali.

L’espletamento dell’accertamento tecnico preventivo è obbligatorio, in quanto condizione di procedibilità prevista dalla legge ai fini del riconoscimento in giudizio dei diritti in materia di invalidità.

Il Tribunale competente per il deposito dell’istanza di accertamento tecnico preventivo è quello nel cui circondario risiede il soggetto interessato.