dic 28

Bolletta della luce con un conguaglio molto elevato: possibili tutele

Tags:
Bolletta della luce con un conguaglio molto elevato: possibili tutele

Nel caso arrivi  una bolletta  con un conguaglio della luce molto elevato  e la si voglia  contestare, la prima cosa da fare è inviare una diffida scritta con raccomandata a/r:  meglio scrivere che telefonare ad un call center.

Nella raccomandata bisogna indicare i dati dell’utenza, le ragioni del reclamo e l’importo che si intende contestare:  il fornitore è tenuto a dare una risposta entro 40 giorni dalla data in cui ha ricevuto la raccomandata. Se il reclamo sarà accolto, verranno restituiti entro 90 giorni i soldi pagati in più tramite accredito sulla bolletta della luce, bonifico bancario o assegno circolare. Oltre il 90mo giorno, il fornitore sarà obbligato a pagare un’indennità da 20 a 60 euro a seconda dei giorni di ritardo.

Se, invece, il fornitore di energia nemmeno risponde al reclamo inviato per raccomandata, c’è la possibilità di fare una segnalazione all’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas (l’Aeeg), presso lo Sportello per il consumatore di energia, con sede a Roma.

Ovviamente l’Autorità potrà sanzionare l’operatore scorretto ma non imporgli di restituire i soldi al consumatore.

Ci sono altre due possibilità: la prima, quella della conciliazione anche tramite un’associazione di consumatori per trovare un accordo tra le parti. Se l’accordo non fosse raggiunto, resta la via legale, cioè la denuncia in Tribunale. Le controversie fino a 2.500 euro vanno al Giudice di pace, il quale potrà condannare il gestore al pagamento di tutte le spese sostenute dal consumatore e ad un risarcimento per il disagio materiale e psicologico subìto.

Il termine di prescrizione della bolletta della luce è di 5 anni.

Per  evitare l’interruzione della fornitura di energia elettrica purtroppo  è necessario pagare entro la scadenza fissata nella bolletta della luce l’importo che si ritiene dovuto  quindi non quello che viene chiesto ma quello che corrisponde ai calcoli fatti relativi al consumo compreso di Iva e darne comunicazione all’operatore. Se il fornitore taglia la corrente perché pretende che venga versato l’intero importo richiesto, è possibile chiedere all’autorità giudiziaria un provvedimento cautelare di urgenza  per riavere l’erogazione di energia elettrica.